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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

Weber

 Per Weber la sociologia ha per oggetto i modi dell'agire individuale, che si evolvono e si modificano nel corso della storia. Sostiene che le scienze storico-sociali sono definite dall'atteggiamento dello scienziato che deve essere neutrale, non deve giudicare i fenomeni sociali sulla base delle idee e dei preconcetti ma il dovere del ricercatore ha il dovere di vedere la verità dei fatti mettendo da parte i propri punti di vista e cercare di comprendere in modo oggettivo la realtà che lo circonda (avalutatività) ma è perfettamente consapevole che la realtà assoluta non esista. Fa una distinzione tra giudizio di valore, ovvero la presa di posizione valutativa del ricercatore nei confronti della realtà che sta analizzando il suo giudizio di approvare è dettato da motivi di carattere etico politico.

Scuola di Francoforte

 • Nucleo originale si forma a partire dal 1922 presso "Istituto per la ricerca sociale". Attorno all’istituto gravitano sociologi, economisti, storici, filosofi, critici letterari • Avvento del nazismo, 1933: il gruppo francofortese, aderente al Pc tedesco, deve emigrare all’estero: prima a Ginevra, poi a Parigi e infine a New York • Al termine della seconda guerra mondiale alcuni esponenti della scuola rimangono negli Stati Uniti, come Marcuse, altri, come Horkheimer e Adorno fanno ritorno in Germania, dove ridanno vita all’Istituto per la ricerca sociale Obiettivo filosofico: teoria critica della società (alla luce dell’ideale rivoluzionario di un’umanità futura libera e disalienata) per smascherare le sue contraddizioni. Da Hegel-Marx (‘700-‘800) deriva il discorso dialettico e totalizzante intorno alla società: dialettico perché volto a evidenziarne le contraddizioni intrinseche, totalizzante perché invece di fermarsi alla constatazione analitica e statistica di ciò che