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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Dialettica Servo-Padrone

  Questo rapporto è sempre conflittuale perché l’antitesi deve opporsi alla tesi. Questa lotta vera e propria per acquisire l’autocoscienza può arrivare a mettere a rischio la vita. Qui Hegel mette in confronto la figura servo-padrone, che è esemplare perché spiega tutti i tipi di rapporto. Nei conflitti per acquisire l’autocoscienza una delle due coscienze cede e si assoggetta all’altra (diventandone serva). La vittoria del padrone è temporanea. Ci sarà un ribaltamento dialettico. Il servo diventerà padrone e viceversa. È un ribaltamento di tipo esistenziale: il servo aumenta consapevolezza di sé, diventa libero, mentre il padrone diviene assoggettato. Secondo Hegel questo ribaltamento avviene in 3 momenti: - Paura della morte: il servo è diventato tale perché ha ceduto a questa paura. La mia coscienza non è qualcosa di scontato e non l’ho concepita come qualcosa di statico. Il padrone non acquisisce questa consapevolezza - Servizio: il servo impara a disciplinare i suoi istinti. Ad e

Fenomenologia dello Spirito

  La fenomenologia dello spirito Hegel ha considerato la fenomenologia come un’opera propedeutica a tutta la filosofia. Ma c’è un equivoco, un duplice andamento della fenomenologia: 1) movimento della coscienza che ripercorre le tappe raggiunte dallo spirito; 2) divenire dello spirito all’interno della storia. La fenomenologia è la storia romanzata della coscienza che esce dalla sua individualità e raggiunge l’universalità. Quindi l’intero ciclo della fenomenologia si può vedere riassunto in una delle sue figure particolari: la coscienza felice, la quale non sa di essere tutta la realtà, e si ritrova divisa in differenze, opposizioni dai quali esce solo arrivando alla coscienza di essere tutto. La prima parte della Fenomenologia dello spirito si divide in tre momenti: 1) coscienza (tesi): attenzione verso l’oggetto; 2) autocoscienza (antitesi): attenzione verso il soggetto; 3) ragione (sintesi): unità profonda tra soggetto e oggetto.

Hegel

Georg Wilhelm Friedrich Hegel è stato un filosofo, accademico e poeta tedesco, considerato il rappresentante più significativo dell'idealismo tedesco. È ritenuto uno dei massimi filosofi di tutti i tempi. Nella  hegeliana  visione dialettica della realtà il male, l'antitesi, il negativo, la tragicità della vita sono sempre risolti dalla positività della sintesi finale ottenuta tramite la ragione, che nega la negazione  e quindi riafferma il bene a un grado più elevato L' idealismo hegeliano  è detto anche «logico», perché il suo principio fondamentale è l'identità  di Ragione  e Realtà: «tutto ciò che è reale è razionale e tutto ciò che è razionale è reale» Il sistema è diviso in tre parti: 1. Logica: studia l'idea 2. Filosofia della natura: studia la natura 3. Filosofia dello spirito: studia lo spirito Tutto il sistema l'abbiamo nell'"Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio"(1817) in forma di riassunto.

Fichte

Johann Gottlieb Fichte è stato un filosofo tedesco, continuatore del pensiero di Kant e iniziatore dell'idealismo tedesco.   Fichte dice  che l'uomo non potrà mai raggiungere la perfezione. L'azione dell'uomo consiste in un continuo superamento degli ostacoli, l'IO che deve superare il NON-IO. NOn raggiungerà mai la perfezione, ma dovrà raggiungere una meta ossia quella di avvicinarsi alla perfezione. La  filosofia  politica di  Fichte  nasce nel segno del giusnaturalismo e del contrattualismo. Lo scopo dello Stato è quello di educare tutti gli uomini alla libertà, realizzando una "società perfetta" nel senso di essere formata da uomini "liberi e ragionevoli" tanto da non aver più bisogno di essere governati.

Schelling

Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è stato un filosofo tedesco, uno dei tre grandi esponenti dell'idealismo tedesco, storicamente collocato tra Johann Gottlieb Fichte, suo mentore nei primi anni, e Georg Wilhelm Friedrich Hegel, suo amico all'università e poi rivale.  La filosofia  di Schelling  viene detta " idealismo estetico" per la sua esistenza pratica nell'arte e teorica nella filosofia. Secondo  Schelling  tutto è assoluto e c'è la suddivisione infatti in "fase conscia" e "fase inconscia" che sono rispettivamente "io" e "non io" oppure "spirito" e "natura". Nella filosofia di Schelling vengono definite potenze i diversi livelli della realtà. Ad ogni potenza, secondo il filosofo, si manifestano antinomie (antitesi). Ogni demarcazione (termine) di questo contrasto (polarità) rappresenta l’antinomia spirito-natura. La concezione della natura di Schelling è di tipo finalistico in cui partendo d

IDEALISMO

  L'idealismo, in filosofia, è una visione del mondo che riconduce totalmente l'essere al pensiero, negando esistenza autonoma alla realtà, ritenuta il riflesso di un'attività interna al soggetto.   STORIA L'uso filosofico del termine idealismo si affermò, nel corso del Settecento, per indicare quelle filosofie che ‒ partendo da una certa concezione della conoscenza ‒ erano giunte a ritenere dubbia o inesistente la realtà esterna. Da Cartesio in avanti si era infatti affermata la tesi secondo cui gli uomini conoscono soltanto le idee, ossia le rappresentazioni mentali delle cose. Quando osserviamo un albero, nella nostra mente si forma la rappresentazione dell'albero, ossia la sua idea: ed è con questa che abbiamo a che fare, non con l'albero in sé stesso, che è irrimediabilmente fuori di noi. Ma se ciò è vero, la realtà del mondo esterno diventa dubbia: se la nostra conoscenza è fatta solo di rappresentazioni mentali, chi ci garantisce che a esse corrisponda, f